Sphinx du pharaon Amasis II

La sfinge, dal corpo leonino e dalla testa umana, è raffigurata come di consueto sdraiata, con le zampe anteriori protese in avanti, e le posteriori raccolte sotto al corpo. La testa rappresenta il volto del faraone, ricoperto dal copricapo reale chiamato nemes, in tela, a strisce parallele con due bande che scendono sul petto; sulla nuca i capelli sono raccolti, all'interno della tela, in una lunga treccia. Sulla fronte era invece l'ureo, una decorazione in forma di serpente, esclusiva dei re, non conservata. Sul petto è visibile il collare a sei ordini di perline, chiamato usekh.
Un' iscrizione ancora visibile sul petto consente di risalire all'identità del faraone, Amasis II: il suo nome è stato tuttavia cancellato in segutio alla damnatio memoriae, un provvedimento che comportava la distruzione di tutte le immagini e persino dei nomi del personaggio interessato.
Chefs d'oeuvre de la salle
La salle
Une grande partie des œuvres exposées vient de l’Iseum du Champ de Mars, le plus important sanctuaire de Rome dédié aux divinités égyptiennes.