Una Regina polacca in Campidoglio

Roma ha ospitato per lunghi anni la corte polacca della regina Maria Casimira Sobieska, giunta per celebrare il Giubileo del 1700 e poi rimasta nella città per quasi 15 anni. Oggi, dopo oltre 300 anni, ancora una volta in occasione di un Giubileo, “torna a Roma” come protagonista della mostra che racconta la famiglia reale polacca dei Sobieski e il loro rapporto con la città.
L'esposizione è il primo appuntamento con “Campidoglio crocevia di culture”, una nuova serie di esposizioni curate dalla Sovraintendenza Capitolina, dedicate a personaggi, popoli ed eventi internazionali che videro protagonista il Campidoglio, da sempre luogo-simbolo dell'Urbe.
Maria Casimira de la Grange d’Arquien (1641-1716), francese di nascita, fu moglie di re Giovanni (Jan) III Sobieski di Polonia, che il 12 settembre 1683 fermò a Vienna l’avanzata ottomana. Alla morte del marito la vedova preferì recarsi a Roma, anche per sfuggire alle pericolose battaglie di successione al trono. La presenza della famiglia reale polacca, ricevuta con tutti gli onori dal Papa e dalla nobiltà, sollevò sempre un grande interesse misto a curiosità per le vicende che la videro protagonista. Inoltre, profonda fu l'influenza esercitata sulla vita culturale romana dalla regina, annoverata nell’Accademia dell’Arcadia e patrona di importanti eventi musicali e lirici nella sua corte a Palazzetto Zuccari, in piazza Trinità dei Monti.
Un’altra regina della famiglia Sobieski visse e morì a Roma: si tratta della nipote Maria Clementina, che sposò il pretendente cattolico al trono d’Inghilterra Giacomo III Stuart. La coppia trascorse l’esilio romano sotto la protezione dei pontefici e partecipando attivamente alla vita culturale romana.
Numerose sono le testimonianze monumentali a Roma della famiglia Sobieski, dirette o indirette, conservate in chiese, palazzi e musei, tali da tracciare un vero e proprio itinerario sobiesciano: partendo dai Musei Capitolini, tocca numerose chiese tra cui, a titolo d’esempio, il monumento funerario del principe Alessandro Sobieski nella Chiesa dei Cappuccini a via Veneto o la Basilica Vaticana dove si trova lo splendido cenotafio dedicato a Maria Clementina Sobieska, il cui cuore è invece conservato in un’urna marmorea nella Basilica dei SS. Apostoli. Ancora, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a piazza della Repubblica sono collocate, all’interno della monumentale Meridiana Clementina, due placchette metalliche che ricordano la battaglia di Vienna, mentre la chiesa di San Luigi dei Francesi ospita il monumento funerario del padre di Maria Casimira, il longevo cardinale Henri de la Grange d’Arquien. Infine, in piazza Trinità dei Monti, si può ammirare un leggiadro portichetto fatto erigere da Maria Casimira e decorato con lo scudo polacco con le insegne dei regi coniugi.
Accanto a queste tracce disseminate sul territorio, la mostra “Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma” propone una preziosa selezione di circa 60 opere, alcune esposte per la prima volta, di quadri, stampe, volumi, sculture, epigrafi e anche un busto d’armatura ussara. Le opere sono corredate da un video di presentazione e una teca con alcuni recenti volumi in italiano, dedicati alla famiglia reale a Roma.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
Il percorso espositivo si snoda attraverso 5 sezioni. Dopo un’introduzione (prima sezione, dal titolo Una regina a Roma. Maria Casimira e la famiglia Sobieski nell’Urbe) dedicata alla presentazione dei protagonisti della mostra, nella quale spiccano alcuni inediti dipinti che li raffigurano, la successiva sala (seconda sezione, dal titolo I reali Sobieski a Roma: la vita e la morte) offre al visitatore una serie di opere che testimoniano la presenza romana di Maria Casimira e della sua famiglia, con interessanti stampe dedicate anche alle fastose celebrazioni funebri romane in onore di Giovanni III e del figlio Alessandro.
Si entra quindi in un suggestivo ambiente (terza sezione, dal titolo La regina e l’amore per l’arte: l’Accademia dell’Arcadia, il teatro, la musica), caratterizzato da una volta che riproduce l’affresco della cappella realizzata da Maria Casimira a Palazzetto Zuccari, con la colomba dello Spirito Santo e i monogrammi coronati della regina. Nella stessa sezione si accenna poi alla sua presenza nell’Accademia dell’Arcadia, prima donna ad essere annoverata tra i suoi membri, e sono esposti degli interessanti acquerelli moderni del Museo di Roma che raffigurano l’Arcadia così come oggi si presenta e il celebre Palazzetto Zuccari con il suo portichetto coronato dallo stemma di Polonia.
Quindi, guidati da una musica settecentesca, si passa nelle sale (quarta sezione, dal titolo Una regina senza regno: Maria Clementina Sobieska Stuart a Roma) dedicate alla regina senza regno Maria Clementina Sobieska Stuart, dove si possono ammirare importanti dipinti, stampe e un magnifico busto in gesso bronzato che raffigurano la giovane sovrana in tutta la sua bellezza.
Infine, ampio spazio è dedicato all’ all’apoteosi di Giovanni III quale eroe vittorioso e trionfatore dell’epica battaglia di Vienna: nella quinta e ultima sezione, dal titolo La Battaglia di Vienna: la glorificazione di Giovanni III Sobieski il racconto viene rappresentato attraverso opere del Museo di Roma, dell’Università di Varsavia e dal Castello Reale di Varsavia.
Il percorso di visita prosegue in altre due sale dei Musei Capitolini. Nella sala denominata Castellani III, sempre a Palazzo Caffarelli, è esposta una magnifica epigrafe marmorea con il ritratto di regina Maria Casimira, eseguito dallo scultore Lorenzo Ottoni: l’opera celebra il suo ricevimento ufficiale in Campidoglio avvenuto il 2 dicembre del 1700. A questa si affianca l’epigrafe dedicata alla regina Cristina di Svezia nel 1656, la cui visita al Campidoglio servì da modello cerimoniale per quello destinato alla regina vedova polacca.
Infine, raggiungendo Palazzo Nuovo, all’inizio della Galleria, è collocata una tavola marmorea dedicata dal Senato Romano a Papa Innocenzo XI all’indomani della vittoria di Vienna del 1683, la quale lo commemora quale artefice della Lega che portò alla liberazione della città austriaca e dove è menzionato Giovanni III Sobieski “re mai sconfitto”.
Il progetto espositivo rappresenta inoltre un’occasione per valorizzare le numerose testimonianze romane della famiglia reale Sobieski, sia monumentali che documentali, conservate nelle collezioni della Sovrintendenza Capitolina. Questo materiale, che include alcune pregevoli stampe del Museo di Roma e importanti lettere dell'Archivio Storico Capitolino, costituisce il fulcro dell’esposizione, cui sono affiancati diversi prestiti provenienti da Roma e non solo.
Tra questi è possibile ammirare quattro ritratti provenienti dall’Ospizio della chiesa di San Stanislao dei Polacchi, raffiguranti la regina di Polonia, ma di origine francese, Ludovica Maria Gonzaga Nevers. Fu protettrice della giovane pupilla Maria Casimira, giunta con lei alla corte polacca da bambina e poi divenuta regina di Polonia al fianco di Giovanni III Sobieski. Della reale coppia sono esposti pregevoli dipinti appositamente restaurati dall’Istituto nazionale del patrimonio culturale polacco all'estero POLONIKA e conservate anch’essi a San Stanislao. Allo stesso Istituto si deve il restauro dei due magnifici busti in gesso bronzato raffiguranti la regina senza regno Maria Clementina Sobieska Stuart e il papa Clemente XII, di proprietà della Provincia d’Italia Suore Orsoline Unione Romana, mai esposti prima.
Diversi e pregiati sono i prestiti da altre istituzioni romane. Dal Collegio Domenicano presso San Clemente proviene il ritratto di Maria Clementina Sobieska in abito di devota, anche questo esposto al pubblico per la prima volta, così come quello dell’Arciconfraternita del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano, corredato da una iscrizione dipinta. Altro prestito romano è l’arioso quadro del pittore John Newbott con un panorama sull’Urbe da piazza Trinità dei Monti, dove si nota il portichetto fatto erigere dalla regina Maria Casimira una volta trasferitasi a Palazzo Zuccari, oggi sede della Biblioteca Hertziana, proprietaria del dipinto.
In mostra anche lettere a firma dei reali Sobieski e altri materiali a stampa relativi alla famiglia polacca, concessi dalla Biblioteca Casanantense. Infine, il pubblico potrà ammirare anche il prezioso busto di corazza da ussaro della celebre cavalleria polacca che partecipò in maniera risolutiva alla battaglia di Vienna del 12 settembre 1683, conservato presso la Dom Polska, intitolata a Giovanni Paolo II.
Prestiti romani e non solo. Dalla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata proviene un piccolo ma prezioso disegno che raffigura il pranzo tenuto in onore della regina Maria Casimira appena giunta a Roma nel 1699, e subito introdotta nelle trame politiche che portarono al Conclave del 1700. Un bellissimo ritratto della regina è stato poi concesso dall’Educandato Statale della SS. Annunziata nella Villa Medicea del Poggio Imperiale a Firenze, che conserva nella sua galleria dipinti di personaggi reali europei collegati con i principi fiorentini, tra i quali non mancano i membri della famiglia Sobieski.
Notevoli sono i prestiti che giungono dalla Polonia grazie alla stretta collaborazione con l’Università di Varsavia e la sua Cattedra di Archeologia. Tra questi si segnalano una grande stampa e un testo relativo a Giovanni III Sobieski quale trionfatore di Vienna, dalle collezioni della Biblioteca dell’Università, e due pregevolissimi quadri provenienti dal Castello Reale di Varsavia. Più precisamente, sono esposti un dipinto di Maria Clementina Sobieska (Fondazione Ciechanowiecki) e l’imponente ritratto del re a cavallo e sullo sfondo la città di Vienna liberata, sormontati da un putto con stendardo in italiano, inneggiante al re, che ne fa supporre una sua originaria provenienza proprio da Roma.
Non solo opere d’arte nel percorso di visita: alla regina Maria Clementina, patrona di numerosi drammi lirici destinati a lei e al consorte, viene reso un omaggio attraverso la riproduzione di alcuni brani di drammi in musica, che risuonano nella sala a lei dedicata. Un salto indietro nel tempo, dunque, per ascoltare melodie che non erano state più eseguite dall’epoca della loro composizione e che sono state appositamente registrate dall'ensemble barocco "Giardino di Delizie", diretto da Ewa Anna Augustynowicz, con la consulenza musicale di Aneta Markuszewska (Domenico Sarro, aria Con placido sembiante dall'opera Valdemaro (Roma 1726); Nicola Porpora, Gelido in ogni vena dall'opera Siroe, re di Persia (Roma 1727); Francesco Gasparini, Sappi crudele dall'opera Faramondo (Roma 1720); Giovanni Mossi, Concerto op. 2, n 8).
Con la mostra “Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma” si rinnova l’impegno della Sovrintendenza Capitolina nel rendere accessibili le esposizioni temporanee. La mostra è infatti progettata per essere fruibile dal più ampio pubblico possibile: tre opere, raffiguranti Giovanni III Sobieski, la moglie Maria Casimira e la nipote Maria Clementina, sono infatti provviste di riproduzioni tattili.
A corredo della mostra anche un ricco e variegato programma di eventi collaterali quali convegni, concerti, conferenze, visite guidate, con il supporto dell'Ambasciata di Polonia, dell'Istituto Polacco di Roma e dell'Accademia Polacca delle Scienze a Roma. Tra questi, a titolo d’esempio, si segnalano le conferenze e i dépliant in italiano e polacco redatti dall’Accademia Polacca delle Scienze, la mostra Tra Mito e Minuteria. I Sobieski nell’immaginario contemporaneo, dedicata alla fortuna popolare dei Sobieski e il Sobieska International Music Festival 2025, ideato per ricordare e far risuonare ancora le musiche nate nel periodo storico oggetto della mostra. Una serie di testimonianze di come gli ospiti stranieri, stabilendosi a Roma per lunghi periodi con le loro corti, hanno contribuito a costruire la ricchezza del patrimonio culturale della città.
PANNELLI
I reali Sobieski a Roma la vita e la morte
La Battaglia di Vienna la glorificazione di Giovanni III Sobieski
La regina e l’amore per l’arte l’Accademia dell’Arcadia, il teatro, la musica
Una regina a Roma. Maria Casimira e la famiglia Sobieski nell’Urbe
Una regina senza regno Maria Clementina Sobieska Stuart a Roma
Erma di Bretschneider con la Cattedra di Archeologia dell’Università di Varsavia.
Information
Dall'11 giugno 2025 al 21 settembre 2025
Tutti i giorni ore 9.30-19.30
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
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Visita la pagina > biglietti
Tel 060608 attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00
L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali
In collaborazione con l'Università di Varsavia e la sua Cattedra di Archeologia
Con il patrocinio dell'Ambasciata di Polonia, dell'Istituto Polacco di Roma e dell'Accademia Polacca delle Scienze a Roma
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