Il San Giovanni Battista ritrovato

Scopo dell'esposizione è la presentazione al pubblico del San Giovanni Battista, un capolavoro di Annibale Carracci (Bologna 1560 - Roma 1609) di cui non si aveva più notizia da oltre tre secoli. La tela, di collezione privata, è stata di recente ritrovata: la paternità del grande pittore bolognese viene dimostrata da uno studio di Sir Denis Mahon, il celebre studioso e collezionista inglese.

Proprio in Campidoglio (negli uffici del Sindaco) Sir Denis Mahon, esattamente cinquant'anni fa, aveva compiuto una delle sue prime, eclatanti scoperte: il San Giovanni Battista di Caravaggio della Pinacoteca Capitolina, fino ad allora ritenuto una copia.

Il San Giovanni Battista di Annibale Carracci - secondo la descrizione di Giovanni Pietro Bellori, il famoso scrittore d'arte del Seicento - rappresenta "...la figura di san Giovanni colorito al naturale, giovinettonel deserto, il quale, sedendo in terra sopra la pelle di una tigre, conuna mano tiene la croce fatta di canna, con l'altra addita Cristo e dispostissimoè l'atto, poiché essendo veduto di profilo, volge la faccia avanti cadendogliun panno rosso dalla spalla".

Sulla base di questa descrizione, così precisa e inequivocabile, è stato possibile identificare il dipinto. Preziosi indizi e confronti stilistici consentono di datare l'opera agli anni immediatamente precedenti la morte dell'artista emiliano. Il quadro, di grande impeto dinamico, riafferma tra l'altro le capacità del Carracci anche in quest'epoca, capacità negate dall'opinione diffusa che la sua malattia di origine nervosa gli impedisse di lavorare autonomamente.

A fianco del San Giovanni Battista, sono esposti due quadri di Annibale Carracci databili a questo stesso momento: un inedito San Giovannino dormiente e una Sacra Famiglia dalla Galleria Borghese, restaurata e riproposta in quest'occasione all'attenzione del pubblico. In entrambe le tele compare in pose diverse la stessa figura del bambino addormentato, mutuata da modelli classici.