C'era una volta Napoli

Immagine: 
Anonimo, Napoli da Posillipo (fine XVIII secolo) ?? Collezione privata BNL
Itinerari meravigliosi nelle gouaches del Sette e Ottocento
18/09 - 16/11/2003
Musei Capitolini,
Palazzo Caffarelli

La mostra, già presentata al Museo Pignatelli di Napoli, propone una serie di gouaches realizzate tra '700 e '800 con immagini della città e dei suoi dintorni e scene di vita popolare.

La mostra presenta una selezione di gouaches napoletane, uno dei generi più amati nella storia del vedutismo partenopeo.

Legata al fenomeno del Grand Tour fiorito alla metà del Settecento, di cui Napoli costituiva tappa obbligata, la gouache rappresentava, infatti, per il viaggiatore la testimonianza dei luoghi ammirati, consentendo di evocare a distanza le emozioni da fissare nella memoria.

La tecnica 'a guazzo' era allo scopo particolarmente indicata. L'essicamento veloce del colore e l'impossibilità di effettuare ritocchi imponevano una particolare rapidità d'ideazione ed esecuzione, unite ad una fedele aderenza al reale.
Rispetto alle vedute dipinte ad olio, che non tutti potevano permettersi di acquistare, le gouaches offrivano il non trascurabile vantaggio d'essere 'a buon mercato' e facilmente trasportabili.

Attraverso circa 80 opere, l'esposizione intende così raccontare le emozioni di un viaggiatore dell'epoca.
Le antichità di Pompei ed Ercolano, le affascinanti eruzioni del Vesuvio e le incantevoli vedute cittadine costituiscono un ideale album di memorie, fedeli documento di luoghi e avvenimenti fissati sulla carta con una tecnica che solo l'introduzione fotografia riuscirà, in parte, a soppiantare a partire dalla metà dell'Ottocento.

Le vedute di Pietro Fabris, Saverio Della Gatta, Alessandro D'Anna e tanti altri autori spesso ignoti ritraggono la Napoli del Sette e Ottocento con le eruzioni del Vesuvio, le antichità classiche, le feste, le cerimonie religiose, i costumi del Regno e i più importanti avvenimenti storici, tutti temi presenti qui in mostra e divenuti topoi della città e dei suoi dintorni.
Rispondendo ai criteri estetici tipici dell'epoca, la mostra è divisa in tre grandi sezioni: Classico, Sublime e Pittoresco.

Le importanti scoperte archeologiche ad Ercolano e a Pompei esercitarono grande richiamo su viaggiatori ed artisti colpiti dalla 'febbre antiquaria', ormai diffusa in tutta Europa tra Sette e Ottocento. I luoghi dell'Antico divennero soste obbligate per un itinerario privilegiato dettato da un interesse erudito o dalla sola suggestione lirica dei ruderi.
Le molteplici richieste, quindi, dei viaggiatori del Grand Tour di portare con sé un ricordo delle antiche rovine, dei templi e delle grotte visitate, spinsero numerosi artisti a riprendere con la veloce tecnica del 'guazzo' questi luoghi mitici, memori della lontana civiltà classica.

Con il diffondersi in età preromantica della categoria estetica del Sublime, che rivalutò gli elementi irrazionali e fantastici dell'arte connessi alle idee di Infinito e di Terrore, nasce la tendenza di collezionare le drammatiche immagini del Vesuvio in eruzione, capaci di suscitare forti emozioni dinanzi alla forza della Natura.
Il Vesuvio, che a partire dalla nota eruzione del 1631 era divenuto fulcro di numerose vedute della città partenopea, nel corso del Sette e Ottocento fu ammirato non solo come 'sterminator Vesevo', ma anche come macroscopico fuoco pirotecnico, fonte di continue suggestioni e simbolo del Sublime.

Sempre nel corso del XVIII secolo, inoltre, il Pittoresco divenne espressione di una natura amica e attraente e coincise con le folkloristiche scene di vita popolare.
Della Natura si rispettavano la libertà e la spontaneità, ma al tempo stesso si cercava di migliorarla, nascondendo ciò che avrebbe 'offeso l'occhio' dell'osservatore.
La vita della città veniva rappresentata in maniera serena, quasi idealizzata, mentre gli aspetti più problematici e dimessi della realtà quotidiana rimanevano quasi sempre in ombra.

La mostra è completata da un laboratorio didattico curato da Pierreci.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini
, Palazzo Caffarelli
Tipo
Evento
Sito Web
Giorni di chiusura
Lun

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