Roma 1850

Nel "quartiere degli artisti", a ridosso di piazza di Spagna, in via dei Condotti, è situato lo storico Caffè Greco, meta di incontro di letterati, pittori e scultori fin dall'epoca della sua fondazione nella seconda metà del Settecento.

Intorno al 1850, frequentò il Caffè Greco un gruppo di artisti internazionali informati sulle scoperte in campo fotografico avvenute in Francia e in Inghilterra già dal 1839.

Furono questi pittori fotografi che contribuirono a diffondere a Roma l'ancora artigianale e poco conosciuta tecnica fotografica, dedicandosi ad immortalare luoghi e monumenti della città fino ad allora appannaggio dell'incisione e delle pittura.

Fecero parte di quello che può essere definito il primo circolo fotografico italiano o "Scuola Romana di Fotografia", personaggi provenienti dal mondo intellettuale dell'epoca che caratterizzarono in modo totalmente innovativo la fotografia romana delle origini, contribuendo a renderla nota a livello internazionale.
Fra questi ricordiamo i francesi Frédéric Flachèron, Eugène Constant ed Alfred-Nicolas Normand, l'italiano Giacomo Caneva e l'inglese James Anderson.
Molti di loro, provenienti dall'esperienza pittorica o da altre professionalità come l'architetto Normand, si avvicinarono al campo della fotografia con occhio artistico.
Per altri invece, i pochi anni trascorsi a riprodurre in gruppo i celebri monumenti e le vedute romane, furono prologo ad una vera e propria attività professionale nel mondo della fotografia.

La mostra, organizzata nell'ambito del gemellaggio fra i Comuni di Roma e Parigi, è articolata in sette sezioni tematiche: Roma antica, Roma moderna, Panorami, Tevere, Ville e giardini, Scultura e Ritratti.
Si compone di circa 100 carte salate o albuminate e negativi su carte originali provenienti dall'Archivio Fotografico Comunale di Roma, dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dal Museo della Fotografia Fratelli Alinari di Firenze e dalle più prestigiose collezioni parigine quali il Museo d'Orsay, l'Ecole Nationale Superieure des Beaux Arts, la Societè Francaise de Photographie e la Bibliothèque Nationale de France.
Completano l'esposizione una piccola scelta di dipinti di Ippolito Caffi conservati al Museo di Roma, cronologicamente e tematicamente affini alle immagini fotografiche, e opere di fotografi contemporanei che hanno reinterpretato alcuni negativi antichi e riutilizzato i procedimenti tecnici degli anni 1850 per delle realizzazioni moderne.