Beato Angelico

Immagine: 
L’alba del Rinascimento
08/04 - 05/07/2009
Musei Capitolini,
Palazzo Caffarelli

La più grande mostra dedicata al Beato Angelico in Italia, dopo quella del 1955 in Vaticano e a Firenze, presenta un’esauriente selezione di opere dai più importanti musei italiani e stranieri, alcune delle quali mai esposte in passato, che documentano la lunga e feconda attività dell’artista a conclusione delle celebrazioni per il 550° anniversario della sua morte.

A conclusione delle celebrazioni per il 550° anniversario della morte di un grande protagonista del primo Rinascimento italiano, l’ Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, il Comitato Nazionale per i 550 anni della morte del Beato Angelico e Zètema Progetto Cultura organizzano una importante esposizione dedicata a fra’ Giovanni da Fiesole (attivo a Firenze dal 1417 e morto a Roma nel 1455), la più grande mostra mai dedicata al Beato Angelico in Italia dopo la monografica in Vaticano e a Firenze del 1955 (anche in quel caso celebrativa di un centenario).
Beato Angelico. L’alba del Rinascimento” presenterà diverse opere mai esposte in passato, dal Trittico della Galleria Corsini di Roma alla predella della Pala di Bosco ai Frari, restaurati per l’occasione con apposito finanziamento del Comitato per le celebrazioni.
Attraverso un’esauriente selezione di opere provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri, l’esposizione documenta la lunga e feconda attività di fra’ Giovanni da Fiesole, dalla giovinezza, ispirata alle più squisite eleganze tardogotiche (ad es. la Tebaide degli Uffizi e la Madonna di Cedri del Museo di Pisa), fino all’ultima fase romana, ormai definitivamente caratterizzata da una facies umanistica, monumentale e classicheggiante (ad es. il Trittico della Galleria Corsini o la predella della Pala di Bosco ai Frati).
La scelta delle opere – pur condizionata dalla fragilità dei supporti (tavole o codici miniati) – è stata compiuta secondo due fondamentali direttrici: da un lato ha osservato i criteri di qualità ed autografia, volti ad assicurare una significativa campionatura delle varie fasi della produzione dell’Angelico (tra i dipinti figurano un capolavoro assoluto come il Paradiso degli Uffizi, il grande trittico di Cortona completo della sua predella, la luminosa e policroma Annunciazione di San Giovanni Valdarno, due straordinari pannelli dell’ Armadio degli Argenti, uno dei più significativi prestiti concessi dal Museo fiorentino di San Marco), dall’altro ha mirato a far conoscere opere meno note, raramente o mai esposte, per offrire agli studiosi e al grande pubblico le differenti espressioni del ramificato operato dell’artista.
Documenta i diversi periodi della produzione dell’artista e il suo versatile operato come pittore (attraverso tavole, tabernacoli, scomparti di pale e di polittici, tele), come miniatore (i più importanti codici decorati dall’Angelico e dai suoi collaboratori) e come disegnatore (per la prima volta viene dedicato uno studio monografico a questo importante settore dell’arte del Beato Angelico).
Sono visibili per la prima volta la notevole e complessa predella di Zagabria ( Stimmate di san Francesco e Martirio di san Pietro martire), la problematica Annunciazione di Dresda (riassemblata nel XVI secolo), il pregevole frammento con San Giovanni Battista di Lipsia (forse collegabile alla pala di San Marco), lo scomparto della pala di Annalena oggi a Zurigo. Pressoché inedite sono l’ Imago pietatis su pergamena di Collezione privata torinese, eseguita dalla bottega ma la cui storia è interessantissima; i due raffinati laterali di trittico con i Beati e i Dannati (1430 c.) oggi in collezione privata americana.
Tra i numerosi contributi presentati nel catalogo, un notevole interesse scientifico è rivestito dalla presentazione dei risultati di una campagna di indagini riflettografiche agli infrarossi condotta su un campione significativo di opere angelichiane (molte delle quali presenti in mostra) dal Laboratorio Arti Visive della Scuola Normale Superiore di Pisa, grazie ad un apposito finanziamento del Comitato Nazionale: ne emerge la qualità e la finezza disegnativa dell’Angelico, artista dai rari ‘pentimenti’, dal tratto elegante, meditato e sobrio nel delineare il ‘tracciato’ grafico sottostante delle sue figure e composizioni.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini
, Palazzo Caffarelli
Orario

Dal martedì alla domenica ore 9.00 - 20.00 la biglietteria chiude alle 19.00
Chiuso lunedì, 1 maggio

Biglietto d'ingresso

Integrato Museo + Mostra € 9.00 intero - € 7.00 ridotto
Solo Mostra € 6.00 intero - € 4.00 ridotto, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Biglietti e prenotazioni

Informazioni

Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)

Tipo
Mostra|Documentaria
Sito Web
Organizzazione
Promossa da: Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali, Comitato Nazionale per i 550 anni della morte del Beato Angelico, Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di

Banche Tesoriere del Comune di Roma: BNL – Gruppo BNP Paribas, Unicredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena
Vodafone. Servizi di Vigilanza Travis. Supporto organizzativo Artifex – comunicare con l’arte

Con il contributo tecnico di

Carrier
Toshiba
Insurance Service
Axa Art
La Repubblica

Giorni di chiusura
Lun
Curatore
Curatori: Alessandro Zuccari, Giovanni Morello e Gerardo de Simone - Comitato scientifico: Maurizio Calvesi (presidente) Accademico dei Lincei - Antonio Paolucci Direttore dei Musei Vaticani - Cristina Acidini Soprintendente al Polo Museale Fiorentin...
20090408
33810
Annunciazione, 1432 c. Tempera su tavola. Beato Angelico
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