Ritratto di Signora: 1840-1940
Quaranta abiti d'epoca da una collezione privata, presentati nell'Appartamento dei Conservatori in Campidoglio e alla Centrale Montemartini, documentano la moda italiana tra Ottocento e Novecento.
In occasione della settimana dell'Alta Moda a Roma, il Vice Sindaco di Roma Enrico Gasbarra e l'Assessore alle Politiche Culturali Gianni Borgna presentano una mostra di abiti d'epoca parte della collezione privata di Mara ParmegianiAlfonsi, appassionata collezionista, studiosa, docente ed esperta di moda e costume.
La rassegna, posta sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è formata complessivamente da quarantaabiti databili dalla prima metà dell'Ottocento agli anni Quaranta del secolo scorso, presentati in due sedi distinte: la Centrale Montemartini all'Ostiense e il Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. Nel Salone degli Orazi e Curiazi e nelle cinquecentesche stanze del Palazzo dei Conservatori sono esposti alcuni raffinati abiti antichi dell’Ottocento - primo fra tutti il raro abito del 1862 appartenuto ad una nobildonna calabrese, decorato con un trionfo di nastri tricolore in onore dell'Unità d'Italia- mentre alla CentraleMontemartini, tra macchine e sculture antiche, trovano la loro originale ambientazione alcuni eleganti abiti d’epocadei primi del Novecento, veri capolavori di design e sartorialità.
La scelta di accogliere in queste due prestigiose sedi questa raffinata selezione di abiti d'epoca costituisce un'inedita occasione di interesse per il pubblico. L'incontro tra moda e archeologia, tra moda e arte nel senso più classico del termine, rende ancora più vitale lo spazio museale, regalando nuove suggestioni ai suoi frequentatori abituali, mentre gli appassionati di moda possono trovare inediti confronti tra le pieghe in marmo purissimo dei panneggi delle sculture antiche e i dettagli in pizzo Chantilly, le passamanerie, le piume di struzzo, le perline e le paillettes dei rari abiti esposti.
La mostra è stata ideata come momento di riflessione sulla nostra storia e sulle radici storiche della moda italiana a cavallo tra due secoli, perché – come scrive Gianfranco Ferrè nella prefazione del catalogo - "(…) il passatodell'eleganza va amato, conosciuto, studiato, analizzato … per acquisire una sorta di consapevolezza delle radici, senza laquale la moda di oggi e di domani difficilmente può avere dei contenuti".
Si possono ammirare, tra gli altri, l'abito del 1882 realizzato dalla sartoria Emilia Bossi di Firenze, fornitrice di Casa Reale, per la principessa Giulia Simonetti; l’abito per il "delizio" confezionato a Catania per il trasferimento di una nobildonna siciliana dalla casa di città a quella di campagna; il vestito "Lingerie" del 1880 per le passeggiate in giardino. O ancora, la "spolverina" del 1902, adottata dalle prime spericolate donne automobiliste, corredata dal velo antipolvere e l'abito della duchessa di Terranova per la sua presentazione a corte come Dama di compagnia della Regina Elena.
