Novecento, la necessità della fotografia

Immagine: 
FotoGrafia - Festival internazionale di Roma
05/04 - 28/05/2006
Musei Capitolini,
Palazzo Caffarelli

La nuova produzione dedicata alla città di Roma commissionata ogni anno dal Festival ad un fotografo di fama internazionale, impegna quest'anno Martin Parr con un lavoro sul turismo a Roma.
Uno spaccato di storia privata nello sguardo dei grandi fotografi del Novecento che hanno colto la poesia di momenti di evasione, il caos delle spiagge affollate, ma anche la ricerca di libertà dalla realtà quotidiana.

Quinta edizione di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma.

Martin Parr - Tutta Roma
a cura di Marco Delogu

La nuova produzione dedicata alla città di Roma commissionata ogni anno dal Festival ad un fotografo di fama internazionale, dopo Josef Koudelka, Olivo Barbieri e Anders Petersen, impegna quest'anno Martin Parr.

Il progetto di collaborazione nasce nel 2004 da un incontro con l'artista inglese al festival di Arles, di cui quell'anno curava la direzione artistica, e presenta un lavoro sul turismo a Roma realizzato a partire dalla scorsa primavera.

In "Tutta Roma", Parr insegue con il suo sguardo divertito e barocco le moltitudini di turisti che invadono ogni giorno la Capitale.
"In un mondo saturo e sempre più uniforme, gli sguardi stimolanti e provocatori offerti dalla fotografia sono essenziali".
Parr richiama l'attenzione sulla minuzia esasperata del dettaglio, quanto più è superfluo tanto più è significativo: nell'epoca del divertimento, del consumismo inappagato e inappagabile in cui solo l'apparenza conta, il suo occhio ironico e distaccato mostra l'essere umano com'è, nella sua nuda debolezza.

Il secolo delle vacanze
a cura di Laura Serani

La villeggiatura, bersaglio della satira di Goldoni contro l'ambiziosa borghesia settecentesca, resta un privilegio della buona società fino ai primi del Novecento, quando negli anni '30 le "ferie pagate" diventano un diritto dei lavoratori. Evasione, convenzione o conquista sociale, le vacanze ritmano, da allora, le stagioni e le migrazioni estive o invernali in tutte le società occidentali.

La mostra racconta uno spaccato di storia privata del Novecento e ripercorre anche la storia e l'evoluzione della fotografia. Se le foto di Lartigue a Biarritz riecheggiano universi proustiani, presto si afferma una fotografia di carattere umanista, attenta alla gente, con i grandi maestri: Henri Cartier Bresson, che coglie tutta la semplicità e la poesia dei momenti di evasione; Robert Capa, che con ironia e sguardo critico ritrae il pubblico elegante dell'ippodromo; e poi Doisneau, Ronis, Boubat, Dieuziade. Arrivano gli anni degli esodi estivi e delle spiagge affollate: inizia il turismo di massa alla ricerca di esotismo e di novità.
Martin Parr sarà il cronista perfetto di questa nostra epoca che ci riporta alle "smanie" goldoniane. Le vacanze sono però anche un'occasione di rottura dalla realtà quotidiana alla ricerca di libertà, che può portare a rifugiarsi in cima alla collina di Dolores Marat, a dimenticare una carrozzina in una stazione balneare in Paul den Hollander, a respirare a perdita d'occhio le spiagge deserte di Harry Gruyaert, a confondersi in un improbabile mélange di umanità in una spiaggia in Tailandia, di Francesco Jodice; a seguire gli itinerari di Max Pam nelle sue carte geografiche e l'immaginazione di Ghirri nei suoi atlanti.

Al di là delle mode e dei modi di appropriazione dello spazio, che trasformano i luoghi in destinazioni, alla fine è il paesaggio - come metafora e riflesso di un ideale assoluto - a imporsi e scandire il ritmo della mostra. Invito al viaggio interiore e a liberare l'immaginario di ciascuno.

Pinault Foundation presenta fotografie tratte dalla Collezione Fnac:
Lucien Aigner, David Armstrong, Olivo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Edouard Boubat, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Clark & Pougnaud, Pierre Crié, Thibaut Cuisset, Antoine D'Agata, Lynn Davis, Carl De Keyzer, Lionel Delevigne, John Demos, Paul Den Hollander, Raymond Depardon, Jean Luc Deru, Xavier Desmier, Claude Dityvon, Elliott Erwitt, Wilfrid Estève, Bernard Faucon, Philippe Gabel, Luigi Ghirri, Lauren Greenfield, Harry Gruyaert, Philippe Halsman, Caroline Hayeur, Lucien Hervé, Abdel Hadi Hisham, David Hurn, Carlo Iavicoli, Michel Jaget, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, William Klein, Joseph Koudelka, Jacques-Henri Lartigue, François Le Diascorn, Frédéric Lebain, Cheyco Leidmann, Arnaud Lesage, Jon Lewis, Dolorès Marat, Didier Massard, Sarah Moon, Martin Munkacsi, Claude Nori, Françoise Nunez, Max Pam, Martin Parr, Krzysztof Pawela, Bernard Plossu, Marc Riboud, Willy Ronis, Philippe Salaün, Philippe Schuller, Michel Séméniako, David Seymour, Patrick Taberna, André Nonga Tassembédo, Jean Luc Thaly, Jean-Marc Tingaud, Robert Van Der Hilst, Massimo Vitali, Wim Wenders, David Williams, Baron Wolman, e autori anonimi.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini
, Palazzo Caffarelli
Orario

9.00-20.00

Tipo
Evento
Sito Web
Giorni di chiusura
Lun

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