La mano in bronzo dell’Imperatore Costantino ai Musei Capitolini ritrova il dito indice

In vista dell’allestimento della mostra «Un sogno d’Italia. La collezione del marchese Campana», che si terrà al Louvre dal 7 novembre 2018 all’11 febbraio 2019, in collaborazione con il museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, e per la quale si sta studiando la possibilità di una ulteriore tappa in Campidoglio, il Dipartimento del Museo delle Antichità Greche, Etrusche e Romane del Louvre ha voluto verificare questa ipotesi insieme ai Musei Capitolini. Françoise Gaultier, Direttore del Dipartimento dichiara :«La collezione Campana, acquistata per gran parte da Napoleone III, ha considerevolmente incrementato le raccolte del Louvre. Come si vedra nella mostra, le ricerche condotte da diversi anni,particolarmente in Italia, in Francia e in Russia portano continuamente scoperte maggiori per la conoscenza del patrimonio archeologico e artistico italiano».

L’eccezionale scoperta è stata confermata il 17 maggio 2018, quando Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino e Direttore dei Musei Civici di Roma Capitale, Françoise Gaultier, Direttore del Dipartimento delle Antichità Greche, Etrusche e Romane del Louvre, i ricercatori del Louvre e del C2RMF hanno verificato che la riproduzione in resina del dito, realizzata con un modello 3D, si adattava perfettamente alla mano.

La ricerca in corso nella vecchia documentazione e negli archivi dovrebbe aiutare a capire quando il dito è stato staccato dalla mano e come è arrivato nella collezione Campana.

Il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce dichiara «Il dito verosimilmente si è staccato in occasione della separazione tra la mano e il globo che reggeva originariamente, quando nel 1584 quest’ultimo è stato collocato alla sommità della colonna miliaria del I Miglio della Via Appia, posta a decorazione della balaustra che chiude la piazza capitolina verso il Campo Marzio. In un’incisione pubblicata nel 1759 dall’abate Diego Revillas – continua ancora Parisi Presicce – la mano risulta già priva del suo indice».

I Musei Capitolini, da sempre in ottimi rapporti di collaborazione con il Museo del Louvre, stanno valutando l’ipotesi del prestito della mano di Costantino al Museo parigino in occasione della mostra «Un sogno d’Italia. La collezione del marchese Campana», permettendo così a migliaia di visitatori di vedere, per la prima volta dopo centinaia di anni, la mano di Costantino ricomposta.  

Il Museo del Louvre, inoltre, sta studiando la possibilità di un accordo che permetterebbe di presentare, dopo la mostra di Parigi, la mano integrata dal dito ai Musei Capitolini.