Scultura Lignea dalle terre russe

Immagine: 
Mosca, maestri del Palazzo dell??Armeria, Sant??Aleksij (o san Feognost) (Seconda metà del XVII secolo) - Mosca, Musei del Cremlino
29/06 - 27/08/2006
Musei Capitolini,
Palazzo Caffarelli

Provenienti dai maggiori musei di Mosca - dal Museo del Kremlino, dal Museo Rublev, dal Museo Storico, dalla Galleria Tretiakov e dall'Istituto Grabar - vengono esposti per la prima volta in Italia i prodotti artistici del legno intagliato nella Russia dall'antichità al XIX secolo.

Il tema del legno, da tempi immemorabili elemento primario e sacro nella vita dell'uomo russo, che da esso ricava la propria abitazione, il calore e gli strumenti necessari alla vita quotidiana ma anche amuleti e talismani atti a proteggerlo dalle forze maligne, si intreccia nella scultura russa con il valore simbolico ancestrale rivestito dall'albero in tutte le culture del mondo, incluse quelle ebraica e cristiana: un valore profondamente ambivalente, che nei diversi contesti si carica degli opposti significati di albero della vita, della salvezza, della gioia, ma anche di albero della seduzione e del timore.

Ad uno degli aspetti dell'arte popolare russa meno indagati, la produzione lignea dall'antichità al XIX secolo, che si intreccia strettamente con la vita e la religiosità quotidiana del popolo russo, intende rendere omaggio questa originale iniziativa espositiva in due tappe promossa congiuntamente dal Comune di Roma e da Banca Intesa in collaborazione con la Fondazione Internazionale di Studi Umanistici "Tolleranza" di Mosca che presenta per la prima volta al grande pubblico una sessantina di opere rarissime e di indiscusso fascino (Roma, Musei Capitolini, 29 giugno - 27 agosto; Vicenza, Gallerie di Palazzo Montanari, 9 settembre - 5 novembre).

Gli splendidi esemplari di sculture policrome e di intagli ornamentali, abbondantemente utilizzati sia nell'arredo del tempio che negli edifici laici, provenienti dai maggiori musei di Mosca (dal Museo del Cremlino, al Museo Rublev e al Museo Storico, oltre che dalla Galleria Tetrijkov e dall'Istituto Grabar) costituiscono, infatti, dei reperti preziosissimi per la scarsità numerica delle opere conservate fino ai nostri giorni: e ciò sia a causa della deperibilità del materiale di realizzazione, sia per il veto posto alle sculture sacre nell'epoca di Pietro il Grande (XVIII sec.), nel timore, da un lato che in esse si liberasse la forza ancestrale del paganesimo sempre latente nella coscienza popolare, e d'altro lato per la proverbiale diffidenza nutrita nei confronti di possibili penetrazioni dell'arte sacra occidentale, in cui la plastica aveva da sempre svolto un ruolo fondamentale.

Tipica espressione della cultura "corale" russa, caratterizzata, contrariamente alle altre culture europee, da una genialità popolare che si esprime in opere anonime, a volte ingenue ed arcaicizzanti, ma sempre contraddistinte da un profondo lirismo, quello della scultura lignea è un genere che vanta un'antica tradizione che discende dai bassorilievi bizantini ma che si radica nella tradizione artigianale legata alla vita contadina come nell'insopprimibile esigenza di concretezza visiva necessaria a mitigare l'assolutezza ascetica dell'icona. In questa produzione il repertorio figurativo delle origini, che si rifà all'epoca pagana della cultura slava con immagini di idoli spaventosi, si è incontrato e fuso con la cultura del cristianesimo dando luogo a nuovi originali racconti visivi che coniugano scene della vita di Cristo e dei santi con un repertorio decorativo arcaico e paganeggiante di enorme suggestione.

La vasta produzione delle icone intagliate, che ha assorbito ed espresso i gusti locali anche nelle varianti del culto, subisce, poi, a partire dalla fine del XVIII secolo, l'influenza della cultura occidentale mentre le statue e gli ornamenti tendono a divenire autonome immagini cultuali, registrando un notevole ampliamento del repertorio dei soggetti; ma uno spazio particolare viene poi attribuito alla Croce, a cui la letteratura sacra sia orientale che occidentale ha dedicato altissime pagine poetiche e teologiche.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini
, Palazzo Caffarelli
Orario

9.00-20.00
la biglietteria chiude un'ora prima

Biglietto d'ingresso

biglietto unico integrato Musei Capitolini + Mostra: € 8.00 intero € 6.00 ridotto
biglietto solo mostra: € 4.50 intero € 2.50 ridotto
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Informazioni

tel. 06 82059127
tutti i giorni 9.00-19.30

Tipo
Evento
Sito Web
Organizzazione
Zètema Progetto Cultura
Giorni di chiusura
Lun

Eventi correlati

Non ci sono attività in corso.
Non ci sono attività in programma.
Non ci sono attività in archivio.