Nell'occhio di Escher

Immagine: 
Nell'occhio di Escher
22/10/2004 - 28/03/2005
Musei Capitolini,
Palazzo Caffarelli

Numerose incisioni che raffigurano il paesaggio italiano, eseguite dall'artista nei suoi frequenti viaggi in Italia e, per la prima volta, una serie di opere grafiche dedicate a Roma, dove l'artista soggiornò per lunghi anni.

Attraverso un centinaio di opere, provenienti dalla Fondazione Escher di Baarn, da prestigiosi musei olandesi (quali il Rijksmuseum di Amsterdam ed il Gemeentemuseum de L'Aja) e da collezioni private, è stato ideato presso i Musei Capitolini un percorso espositivo che segue l'evoluzione creativa del celebre grafico nordico, dalle sue opere d'esordio sino a quelle della piena maturità che lo hanno consacrato alla fama, sicuramente le più note al grande pubblico.

Tra le incisioni in mostra, particolarmente interessanti e suggestive, sono quelle risalenti al suo lungo soggiorno italiano (1924-1935), di stampo prevalentemente naturalistico, direttamente ispirate dai paesaggi della penisola ed dalle sue elaborate architetture: oltre alle vedute dei paesi arroccati sulle montagne o lungo le coste italiane, per la prima volta sarà visibile una serie di opere dedicate a Roma, per lo più interessanti studi sugli effetti della luce notturna riflessa sui suoi monumenti (le notti passate a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca, sono annoverate da Escher tra i ricordi più belli del periodo trascorso a Roma con la famiglia).

Negli anni Trenta, con l'avvento del fascismo ed il progressivo inasprirsi della repressione sulla vita politica e culturale, l'artista decide, seppure a malincuore, di abbandonare l'Italia per trasferirsi dapprima in Svizzera, e poi, dal 1937, in Belgio.
E' proprio in questi anni che si attua nelle sue opere una profonda trasformazione: i paesaggi nordici non sono per Escher fonte di altrettanta ispirazione, e si assiste ad un progressivo scemare dell'interesse per il mondo visibile, sostituito, nell'ultima fase della sua produzione, da quelle che lui stesso definisce "immagini interne".
E' a questo periodo introverso ed intellettualistico che appartengono le sue opere più celebri ed ammirate, tra cui si segnalano, tra quelle visibili in mostra, in particolare Mani che disegnano, Cielo e acqua I, Salita e discesa ed una delle notissime Metamorfosi.

La mostra, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali - Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con l'Istituto Olandese a Roma e con la Fondazione Escher di Baarn, è realizzata nell'ambito delle iniziative programmate per i festeggiamenti del I° Centenario della fondazione dell'Istituto Olandese a Roma.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini
, Palazzo Caffarelli
Tipo
Evento
Sito Web
Giorni di chiusura
Lun

Eventi correlati

Non ci sono attività in corso.
Non ci sono attività in programma.
Non ci sono attività in archivio.