Visita generale alla collezione

Immagine lista: 
01/01 - 31/12/2011
Musei Capitolini

La collezione capitolina è la più antica raccolta pubblica del mondo.

Inquadramento storico e topografico
La piazza del Campidoglio, sulla quale si affacciano gli edifici dei Musei Capitolini, si deve a Michelangelo cui si affidò la sistemazione nel gennaio del 1538. Egli progettò la piazza con al centro la statua di Marco Aurelio, ridisegnò il Palazzo dei Conservatori armonizzandolo con il Palazzo Senatorio (attuale sede del Comune), a cui aggiunse una nuova facciata con doppia scalinata che serviva per accedere al nuovo ingresso, non più rivolto verso i fori ma verso piazza Venezia. Collegò questa alla piazza capitolina tramite una cordonata di accesso, di facile transito, poiché pensata anche per uomini a cavallo.
Michelangelo progettò sulla sinistra della piazza anche il Palazzo Nuovo per dare simmetria all’insieme. I lavori, tuttavia, andarono così a rilento che Michelangelo morì, nel 1564, prima di portare a termine questi lavori che furono completati da Giacomo della Porta e Girolamo Rainaldi.
Il Palazzo Senatorio è oggi la sede del Comune di Roma, mentre i Musei Capitolini sono ospitati negli altri due palazzi, congiunti anche da una galleria sotterranea (la Galleria Lapidaria), e in parte nel palazzo Clementino-Caffarelli, addossato al palazzo dei Conservatori.

Introduzione al sito oggetto della visita
La collezione capitolina ebbe inizio nel 1471 quando il papa Sisto IV volle donare (o meglio, “restituire”) al Popolo Romano alcune sculture di bronzo (la lupa etrusca, lo spinario, il camillo e la testa di Costantino con il globo e la mano) già conservate al Laterano, costituendo così il primo nucleo dei Musei Capitolini.
Le sculture furono in un primo tempo sistemate sulla facciata esterna e nel cortile del Palazzo dei Conservatori ed in breve il nucleo originario fu arricchito da successive acquisizioni di reperti provenienti dagli scavi urbani e strettamente collegati con la storia di Roma antica.
Da allora in poi altri papi donarono altre opere d’arte e abbellirono il museo che si arricchì soprattutto nella seconda metà del ‘500, con l'ingresso, nelle collezioni capitoline, di un imponente gruppo di sculture, in seguito alla decisione del papa Pio V di liberare il Vaticano dalle immagini "pagane".
Con la costruzione del Palazzo Nuovo sull'altro lato della piazza fu possibile, dal 1654, sistemare in maniera più adeguata la grande quantità di opere che si era accumulata nel Palazzo dei Conservatori, collocandone una parte nell'edificio appena costruito.
Quando il museo venne consegnato alla città di Roma (dopo l’unità d’Italia) i papi se ne interessarono meno. Tuttavia anche dopo il 1870, con la fondazione di nuovi quartieri della città (e quindi nuovi ritrovamenti durante i lavori) il museo si arricchì di sculture.
Nel 1997, per liberare gli ambienti interessati dai lavori di ristrutturazione, le sculture esposte nel Museo del Palazzo dei Conservatori, nel Museo Nuovo e nel Braccio Nuovo sono state in gran parte temporaneamente trasferite nel suggestivo spazio espositivo ricavato nell'ex centrale elettrica dell'Acea sulla via Ostiense, la Centrale Montemartini.

Sintesi della visita
La sistemazione della piazza
Origine della collezione
Le sale del Palazzo dei Conservatori
Le sale del Palazzo Nuovo

Informazioni

Luogo Musei Capitolini
Informazioni

Info e prenotazioni allo 06 06 08
tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Giorni di chiusura
Lun
Bibliography

AA. VV. Musei Capitolini. Guida, Electa 2006
F. P. ARATA, Il ritratto romano nella collezione dei Musei Capitolini, Roma 1991
R. BIANCHI BANDINELLI – M. TORELLI, L'arte dell'antichità classica, Etruria-Roma, Torino 1976
R. MAGRI’ – S: GUARINO, La piazza del Campidoglio dal Medioevo al Rinascimento, Roma 1993
C. P. PRESICCE, Il Marco Aurelio in Campidoglio, Milano 1990

Durata
2 ore circa
Tipo
Visita didattica
Organizzazione

Zètema Progetto Cultura

Prenotazione obbligatoria: Sì

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